Bancone da Lavoro

Le tipologie di bancone da lavoro: quali sono e come si distinguono

Tagliare, levigare, verniciare, saldare. Sono molte le attività che richiedono la presenza di un piano di appoggio stabile e sicuro. Il bancone da lavoro è quindi un elemento indispensabile nelle officine meccaniche e nei laboratori di tantissimi artigiani.

E poiché ogni professionista ha esigenze differenti a seconda del tipo di attività, i tanti modelli sul mercato si distinguono a seconda della finalità. A variare sono i materiali impiegati, il tipo di struttura e la presenza di accessori.

Quanto alle dimensioni, le opzioni sono tante. Ogni genere di banco da lavoro viene realizzato in diverse misure per rispondere perfettamente alle varie esigenze di spazio. Ci sono infatti modelli compatti, pieghevoli, con ruote, con pareti portautensili, e molto altro ancora. Ma quali sono i modelli di bancone da lavoro più comuni? Vediamolo insieme.

Tavolo da lavoro per falegname e meccanico: caratteristiche e differenze

Il tipo di banco da lavoro più conosciuto è senza dubbio quello da falegname. Realizzato in legno massello, è solitamente caratterizzato da un ingombro notevole. Lo stesso vale per il peso, che ne rende difficile lo spostamento. Quindi prima di acquistare un banco del genere è consigliabile avere le idee chiare sulla sua collocazione. Naturalmente perché la postazione di lavoro sia efficiente, serve un locale piuttosto ampio.

Diverso il banco da lavoro per meccanico. In questo caso le dimensioni si riducono e la struttura è realizzata in metallo. Il piano può essere in legno, compensato o metallo. Caratteristica che incide sulla portata: con il piano in metallo può arrivare anche a 1.000 kg, altrimenti è di qualche quintale. Sia il bancone da lavoro per falegname che quello per meccanico possono essere accessoriati con cassetti o ripiani in cui riporre gli utensili, in modo da ottimizzare gli spazi.

Quando scegliere un banco di lavoro con ruote o pieghevole

Nella vasta offerta di banchi da lavoro trovano spazio anche quelli con ruote e i tavoli pieghevoli. I primi sono progettati per rispondere alle esigenze di chi ha necessità di spostare di frequente il piano di lavoro. Muoverli è semplicissimo, ma affinché la postazione risulti stabile è necessario verificare l’efficacia del freno.

Quanto ai banchi pieghevoli, sono ottimi per i cantieri mobili e temporanei. Si prestano però anche all’uso in ambienti dalle metrature ridotte, dove un ingombro eccessivo può risultare un fastidio. Per questa ragione sono consigliati per chi si dedica al bricolage e in generale per l’utilizzo in ambito domestico.

In linea di massima, sia la categoria dei banchi pieghevoli che quella dei banchi con ruote riguardano modelli compatti. Anche se sul mercato si trovano articoli che superano i due metri di lunghezza. In ogni caso, di solito non sono l’opzione migliore per le attività che richiedono piani con una lunghezza notevole.