Come riconoscere banco e tavoli da lavoro giusti per la tua attività
Organizzare le attività, rispettare le scadenze, verificare la conformità con le normative di sicurezza. A volte il lavoro può diventare un incubo, soprattutto in assenza di strumenti professionali. In azienda ogni elemento deve essere funzionale, dalla libreria dell’ufficio contabile agli sgabelli degli operatori che trascorrono molte ore tra banco e tavoli da lavoro. Arredi, questi ultimi, che non fanno eccezione.


Banco da lavoro professionale: le regole per non sbagliare acquisto
Banco e tavoli da lavoro hanno un ruolo chiave nel processo produttivo: sono il cuore della postazione di lavoro. E incidono quindi sulle prestazioni dei lavoratori. Quelli rispondenti a principi ergonomici, agevolano le attività, risultano versatili e, se di alta fascia, esteticamente gradevoli.
Non solo. I prodotti afferenti alle aziende specializzate si possono accessoriare con cassettiere, morse, pareti portautensili e ruote. L’obiettivo è chiaro: rendere la postazione di lavoro il più efficiente possibile, considerando anche gli spazi a disposizione. Sì, perché a differenza di quanto si potrebbe pensare, un banco da lavoro professionale e accessoriato non ha sempre un grande ingombro. Oltre ai classici banchi che vanno dai due ai tre metri, esistono modelli compatti, con lunghezza a partire da un metro.
Anche gli accessori andrebbero selezionati tenendo conto delle caratteristiche del locale di destinazione. Se ad esempio il banco viene installato in un ambiente con soffitti molto alti e nessuna mensola, le pareti portautensili sono la scelta giusta. Hanno infatti il vantaggio di sfruttare lo spazio in verticale, senza creare ulteriore ingombro intorno alla postazione di lavoro. L’ideale per meccanici, artigiani e tutti quei professionisti che maneggiano prodotti molto voluminosi.
Chi invece ha l’esigenza di avere a portata di mano un numero contenuto di utensili e strumenti di lavoro, dovrebbe considerare i tavoli con cassettiera incorporata. Mentre se l’attività svolta richiede spostamenti frequenti, il banco con ruote è una valida soluzione. A condizione però che sia dotato di un freno efficace, altrimenti si rischia di comprometterne la stabilità.
L’importanza dei materiali nel banco lavoro
Quando si affronta il tema banco e tavoli da lavoro, tra i diversi aspetti da prendere in esame c’è quello dei materiali. Naturalmente devono essere resistenti, durevoli e conformi alle normative di sicurezza. Ma ci sono anche altri criteri di valutazione.


Per la struttura, ad esempio, le opzioni migliori sono metallo e acciaio inox. Nonostante il legno resti molto usato, soprattutto nei banchi per falegname, questi materiali assicurano vantaggi irrinunciabili. L’ingombro è minore e non sono soggetti a deformazione. Inoltre, se trattati correttamente (ad esempio attraverso la zincatura) sono resistenti alla ruggine, e di conseguenza adatti agli ambienti più umidi.
Quanto al piano del banco di lavoro, sono molti i materiali utilizzati dalle aziende produttrici. Tra i più frequenti MDF, compensato, legno lamellare e metallo. Quest’ultimo è senza dubbio un’ottima soluzione: resiste all’usura, alle scalfitture e vanta una capacità di carico molto alta.
Da considerare anche il legno lamellare, che ha però lo svantaggio di essere piuttosto costoso e tende a deformarsi con il tempo. Un’alternativa migliore, soprattutto per il rapporto qualità-prezzo, è il nobilitato. In banco e tavoli da lavoro è normalmente associato ad una buona capacità di carico, durevolezza e resistenza al graffio.