Banchi da Lavoro

Perché è importante il banco lavoro e come sceglierlo

Elemento centrale di ogni laboratorio e officina, il banco da lavoro determina la funzionalità dell’intera postazione di lavoro. Le sue caratteristiche e, soprattutto, l’adeguatezza rispetto alle necessità lavorative sono quindi i criteri da considerare prima dell’acquisto. Perché sbagliare significa portare in azienda uno strumento non funzionale e di conseguenza sprecare denaro. 

Come evitare tutto questo? Partendo dai giusti presupposti, ovvero ponendosi gli interrogativi corretti. Vediamoli insieme.

Come scegliere il tavolo da lavoro in base alle dimensioni e ottimizzare gli spazi

Il primo aspetto da valutare per la scelta del banco da lavoro sono le dimensioni. A tal proposito bisogna ricordare che oltre a costituire il piano di lavoro, il banco dovrebbe contenere i vari utensili, anche in maniera permanente. Basta selezionare un modello dotato di appositi ganci o cassettiere.

Le dimensioni giuste vanno individuate a seconda dello spazio disponibile e del tipo di attività da svolgere. Il banco dovrebbe infatti essere in grado di ospitare perfettamente qualsiasi prodotto utilizzato. Un banco da lavoro professionale destinato ad un calzolaio, ad esempio, deve essere abbastanza grande per lavorare appoggiando sul piano le calzature e gli strumenti per le riparazioni.

Quello delle dimensioni è quindi un criterio estremamente variabile a seconda dell’attività. Quanto allo spazio disponibile nel locale, ci sono alcuni accorgimenti che aiutano a selezionare il banco da lavoro giusto. Quando le metrature sono ridotte è consigliabile un modello compatto, meglio se dotato di ripiani al di sotto del piano di lavoro. Per sfruttare fino all’ultimo centimetro, è buona regola posizionare il banco da lavoro in un angolo, magari fissandolo al muro.

Un’alternativa? I banchi pieghevoli, ma generalmente sono indicati solo per un utilizzo sporadico, perché non hanno una stabilità paragonabile a quelli con struttura fissa. Senza contare che a differenza dei banchi tradizionali, non possono essere ancorati alla parete né al pavimento.

Chi invece ha necessità di spostare spesso il banco, dovrebbe orientarsi verso articoli dotati di ruote, a condizione però di sceglierne uno con un efficiente sistema di bloccaggio. Si tratta di prodotti estremamente versatili, che si prestano

in modo particolare all’impiego in cantiere.

Altro aspetto fondamentale è la capacità di carico. E anche in questo caso il discrimine è il tipo di attività. In linea di massima, i banchi da lavoro con struttura in ferro o in acciaio sono i più indicati perché offrono maggiore portata e stabilità. Ricorrendo a materiali di prima scelta, la capacità di carico può arrivare fino a 1.000 kg. 

Da evitare invece gli articoli proposti a prezzi molto più bassi rispetto alle medie di mercato, perché solitamente realizzati con materiali di scarsa qualità.

Allo stesso modo, il modello andrebbe selezionato in base al lavoro da svolgere. Sì, perché ogni modello di banco da lavoro è pensato per uno specifico utilizzo. Sul mercato ce ne sono diversi tipi, i più comuni sono quelli da falegnameria e da officina. I primi sono completamente in legno, mentre il banco da officina ha struttura in metallo e piano in metallo, MDF o legno (meglio se antigraffio).